Chiesa di San Giovanni

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Sint-Janskerkhof 1, Mechelen

Mechelen è una città a misura d’uomo dove gironzolare tranquillamente da una chiesa storica all’altra. È anche una città dal ricco passato, come testimoniano i numerosi capolavori di cui è costellata. Uno di essi è senz’altro la Chiesa di San Giovanni, dimora de L’adorazione dei Magi di Peter Paul Rubens, ma che nel campanile cela anche affreschi unici risalenti al XIV secolo.

De aanbidding der wijzen, Pieter Paul Rubens

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Chiesa di San Giovanni

Il nome completo dell’edificio in stile gotico è Chiesa di San Giovanni Battista ed Evangelista. Risalente al XV secolo, fu costruita in arenaria bianca. Con il suo campanile alto 55,5 metri, era un punto di riferimento per i pellegrini in viaggio. Il suo passato continua a vivere nella sua opulente architettura e collezione d’arte. Nel 2008, l’Istituto fiammingo per il patrimonio artistico immobiliare ha scoperto affreschi originali del XIV secolo dietro la cassa dell’organo, al primo piano del campanile. Ottimamente conservati, rappresentano San Cristoforo e San Giorgio, ma sono solo un esempio dei numerosi tesori d’arte che si possono ammirare nella Chiesa di San Giovanni.

L’adorazione dei Magi - Peter Paul Rubens

La parrocchia della Chiesa di San Giovanni è stata a lungo una delle più ricche di Mechelen. È questo il motivo per cui ospita diverse interessanti opere d’arte. Sull’altare rifulge il famoso trittico barocco dei re Magi di Peter Paul Rubens, meraviglioso esempio di abilità tecnica, prova della maestria di Rubens. Sul pannello centrale, L’adorazione dei Magi, la luce di Gesù si riflette sui volti dei visitatori. Sui pannelli laterali sono rappresentati San Giovanni a Patmos, il martirio di Giovanni, la decapitazione di Giovanni Battista e il battesimo di Gesù. Un meccanismo dietro i pannelli laterali consente di ruotare i dipinti, affinché possano essere viste tutte le scene.

Santa Veronica - Gaspar de Crayer

Gaspar De Crayer divenne noto per le sue opere religiose. Riconquistato il potere dopo la Tregua dei dodici anni (1609-1627), gli Asburgo tornarono e costruirono numerose chiese, conventi e abbazie. Per De Crayer fu un’ottima occasione per assurgere a uno dei principali pittori di scene religiose del suo tempo. Nel pieno spirito della Controriforma - la reazione cattolica alle riforme protestanti - l’attenzione si concentrava sulle vite dei santi e le scene del Nuovo Testamento. Grazie alla sua fama e alle sue conoscenze, numerosi incarichi gli furono affidati nei Paesi Bassi meridionali, ma anche all’estero. Il dipinto nella Chiesa di San Giovanni con Santa Veronica (ca. 1622) è prova della sua maestria. Veronica regge un panno con cui cerca di tergere il sudore e il sangue di Gesù sofferente. Gesù la guarda di sbieco e sembra soccombere sotto l’enorme croce. Una scena di una tensione emotiva drammaticamente percepibile.